Psicofarmaci
Il termine psicofarmaci indica l’insieme di tutti quei principi attivi che agiscono a livello del sistema nervoso centrale, influenzando il rilascio di diversi tipi di neurotrasmettitori sia in maniera positiva che negativa. Fanno parte del gruppo degli psicofarmaci diverse classi di principi attivi, utilizzati nel trattamento di numerose patologie neurologiche e psichiatriche, come ansia, depressione, insonnia, psicosi, narcolessia e sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Al trattamento delle patologie con gli psicofarmaci si può includere la psicoterapia, spesso opzione migliore per il paziente, ma la scelta del trattamento va sempre valutata in base alla situazione medica del soggetto e alle sue esigenze individuali.
A stabilire la terapia deve essere comunque sempre un professionista della salute mentale, il solo che può prescrivere gli psicofarmaci. Se utilizzati scrupolosamente gli psicofarmaci permettono di attenuare o di far scomparire una sofferenza psichica, ma in alcuni casi possono essere mal tollerati dal paziente e dare luogo ad effetti collaterali che per precauzione bisogna comunicare subito al medico.
Quali sono
Gli psicofarmaci si suddividono in quattro categorie:
- Antidepressivi- Largamente impiegati nel trattamento dei disturbi dell’umore, come la depressione e il disturbo bipolare, i loro principi attivi vengono utilizzati anche nel trattamento di altri disturbi e patologie, come il dolore neuropatico, i disturbi ossessivo-compulsivi e perfino nella terapia di disassuefazione dal fumo.
- Ansiolitici – Diminuiscono l’angoscia e le manifestazioni di ansia come insonnia, tensione muscolare, ecc. I tranquillanti più prescritti appartengono alla famiglia delle benzodiazepine, note per il rischio di dipendenza psicofisica che provocano nel paziente.
- Sonniferi o ipnotici – Sono indicati provocare o mantenere il sonno. I sonniferi più prescritti, appartengono alla famiglia delle benzodiazepine e spesso vengono associati ad altri prodotti.
- Neurolettici o antipsicotici – Sono impiegati nel trattamento delle diverse forme di psicosi, come, ad esempio, la schizofrenia, i disturbi schizofreniformi, i disturbi deliranti o i disturbi psicotici indotti da sostanze.